mercoledì 30 luglio 2008

Ombre


Luna che mostri sempre lo stesso volto, seppur in mille sue sfumature, anche nell'ombra palesi chi sei: quando il pensiero della tua luce è struggente e nell'animo arde il ricordo di te.
Amiamo ciò che ci mostri e ti perdoniamo ciò che non sapremo mai: ignoranza o mistero, ciò che ci sfugge non esiste; e godiamo di te per come riusciamo a vederti.
L'ombra non ti scalfisce, anzi, ti rafforza, e questo perchè quell'ombra la cogliamo, fredda ed immensa nel suo rumoroso silenzio.
Come sarebbe ingiusto se ci ricordassimo di te solo in un tuo atteggiarti!
Che angheria non considerarti affatto!
Così lo sforzo immane è quello di coglier sempre ombra e luce nel loro sempiterno abbraccio, perfetto intreccio, incredibilmente, più che miracoloso.

domenica 27 luglio 2008

25 luglio 2008 - PFM


Sullo scenario meraviglioso di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, fumosi coni variopinti segnano l'inizio e la ripresa di un viaggio musicale che si perde agli albori dell'incontro tra suono e poesia, di quell'alchimia che rende l'intreccio di semplici parole un canto di vita.
Le note vibranti ed eccentriche, che giungono a ritmo quasi imprevisto, scuotono ricordi e, abbandonando il capo all'indietro, si cade nella magnifica bellezza di un cielo notturno cosparso di stelle lucenti... e la musica tra te e loro rende la distanza quasi più breve.




mercoledì 23 luglio 2008

Ritmi del sud

Mentre osservi la polvere danzare controluce deglutisci a fatica e ti alzi stanco dal letto di lenzuala stropicciate. Note calde, tremanti, avvolgenti che ti penetrano dentro, all'ombra di una finestra socchiusa, nell'ora più calda del giorno. Un ritmo che ti desta e ti ipnotizza, ti muove di una volontà quasi non tua e ti trascina a sè; il richiamo di uno strumento magico che ti sa far scivolare in una velata malinconia, guidare in un battito sensuale, spingere in ballo travolgente.










martedì 15 luglio 2008

Chiusi della Verna tra i campi











"Le colline toscane sono splendide.
Sperduta tra i campi ho assaggiato l'erba per ritrovarmi.
Perdersi tra i campi alla ricerca di sè.
Vite in stand-by, vite che attendono un segno o vite che cercano qualcosa.

Vite che godono delle piccole cose quando le grandi sfuggono o non ci sono più.

E mi chiedo sempre che cos'è l'amore."

Il bosco delle fate









"L'uomo che rifugge la natura lo fa perchè al suo confronto egli è troppo piccolo.
Nella sua secolare saggezza il proprio rumore stona.
Desiderio di essere invasi dall'immacolato silenzio.
Seduti su un trocco inghiottiti dal resto: gli alberi con il loro imprevedibile intreccio danno vita a qualcosa più grande di loro stessi. Così, forse, è inutile tentare di decifrare lo sviluppo delle nostre vite e limitarci a sentirlo: il disegno più grande che esse comportano non è detto che verrà osservato da noi.
Gioco di luci ed ombre della vita."

La Verna












"Si può riassumere un viaggio?
Commentare le esperienze che abbiamo vissuto momento dopo momento?
Necessità e paura di stare da soli, luoghi sconosciuti, sguardi nuovi.
E in tuttociò la sorpresa di un mondo, inaspettatamente, stravolgentemente diverso eppure coesistente sotto il tuo stesso cielo.
Viaggio in un'altra epoca o viaggio nel tempo di te stessa.
Ho cercato tra corridoi e pertugi l'anima che io stessa avevo ingabbiata. E negli spazi ventosi rivissuto l'inquietudine indescrivibile. Nel lentoveloce fluire della giornata, agognare una scansione nuova del mio ritmo, più sincrona al mio cuore.
E ne sono uscita con occhi nuovi che spero di non far appannare mai."

mercoledì 2 luglio 2008

Semi di pace



Pace.
Pace sofferta, pace agognata.
Pace ardentemente desiderata.
Può essere questa la strada che conduce a te?
Può essere un opposto in grado di condurre ad un altro?

Fermare il pensiero, stopparlo.
Accendere solo i sensi.
Sprofondare nel velluto di un petalo,
il fresco del terreno sotto i piedi.
Sospesi nella vasca della nostra vita
i capelli si muovono ondosi.
Gocce che rigano il viso in
un percorso che costeggia lo sguardo senza mai sfiorarlo.
Un silenzio ovattato che copra il frastuono
e la libertà di ri-prendersi il proprio tempo.
La propria vita.

Voglia di intraprendere un viaggio
solo per la gioia di percorrerlo, senza conoscerne la meta,
ma curiosi di ogni singolo istante.

Lo stagno delle paure costringe i nuotatori in un posto tetro,
prima di affogarli.
Fa credere che non ci siano alternative alla loro agonia.

Ma gli angeli sono i messaggeri della speranza
ed essa il primo seme di una pace che prima o poi
germoglierà.



martedì 1 luglio 2008

Dalla pace del mare lontano














Ricerca di pace e di senso,
all'alba di un giorno qualunque,
su una spiaggia simile a tante...