giovedì 5 febbraio 2009

Mondo, che parte con mondo, verso un nuovo vecchio mondo.



...A tutti quelli che ovunque nel mondo stanno cercando...
"Toc".
Il colpo secco della serratura della portiera quando ne afferi la maniglia.
Il secondo colpo, più forte, chiude fuori le ultime sillabe, mentre il vetro ancora ne riflette gli sguardi.
Inizi a muoverti, lenta. Il mondo va a ritroso, ovattata e accucciata nella piccola capsula dei tuoi pensieri. E raccogli paesaggi, profili, cartoline da un mondo già estinto nel tuo fluire.
La nebbia ammanta gli alberi spogli: lanosa coltre che ti scorta nel tuo serio viaggio.
Ora un verde prato decorato da una chiesa lontana, il cui campanile indica un feroce bianco.
Ora maculate nuvole si confondono in abbozzate colline.
Ora montagne, nel loro imponente, limpido splendore.
La notte scende.
Te ne rendi conto da quei tagli sanguinanti che diventano sempre più profondi. Disturbata nel tuo delicato habitat dalla loro irruenza.
Ma quella linea bianca, quel kilometrico cordone c'è sempre, ed è l'unico appiglio nel tuo divenire, l'unica certezza nel tuo velocelento spostamento nell'infinito groviglio dei destini possibili.