martedì 19 maggio 2009

Ogni fine è un nuovo inizio

Ci ho molto pensato: chiudere o no questo spazio? E' vero, ultimamente non ero molto presente, tuttavia ciò che ho qui lasciato è parte importante del distillato di emozioni che mi hanno mossa nell'ultimo anno e mezzo, di immenso valore per me, ma che credo abbia significato qualcosa anche per tutti coloro a cui era in parte rivolto, o per quelli che, passando di qui per caso, abbiano comunque provato a ricercarvi un senso.
Quello in cui soprattutto ho sempre creduto è il nome di questo blog: Il Prova Giro.
Provare un giro, tentare, cercare, annusare, andare avanti, sempre!, nonostante tutto, nonostante il dolore, nonostante noi. Lottare per cercare se stessi, per i propri ideali, per i propri sogni. Decidere, ogni giorno, di restar su questa giostra che è la vita, e viverla a pieno, al meglio, con le proprie forze, ma sempre fino in fondo. E cercare di migliorarsi. E cercare qualcosa che forse è più grande della vita stessa. Provare un giro e poi un altro e un altro ancora se serve. Provare senza paura, perchè in fondo la vita è un tentativo, una ciambella che viene col buco solo se la si vive con serenità e coraggio.
Questo spazio ha accompagnato ed è stato testimone di una mia metamorfosi: uno dei molteplici crisadelici passaggi da un momento di vita ad un altro. Ed ora ciò che resta è un IO/NON-IO, una conditio sine qua non della me di ora, ma origine di una me che ora è anche altro. Gira la giostra, si inverte la direzione del gallo e la farfalla prende il volo. Verso nuove mete, nuovi percorsi, nuove morti forse, ma anche nuovi inizi. Meravigliosi caledoiscopici movimenti esistenziali.
Un saluto a tutti quelli che son passati di qua, a quelli che mi hanno seguita ed inseguita nei miei voli pindarici e nei miei slanci espressivi.
Voglio chiudere questo blog lasciando una famosa poesia di Pablo Neruda e che eleggo a stendardo di ciò che ho provato ad esprimere.
Buona e felice vita a tutti! :)
G.


Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.


(P. Neruda)

martedì 14 aprile 2009

[Film] Prove d'orchestra

Mi son data a Fellini questi giorni.
Un'oretta o due di "svago" per poi aver nuovi quesiti su cui riflettere.
Il cinema, in realtà, lo capisco poco: arduo cogliere i personaggi, i sentimenti in quel poco tempo, nella giostra in cui ti si presentano. Quando leggi un libro cresci con loro; in un film ti vengono dati e tu te li prendi per come sei meglio capace e in grado di fare in quel preciso momento.
Ma Fellini mi piace: è sognatore, poetico, forse un po' deluso, ma idealista e appassionato.
Forte anche nella delicatezza.
Forse un po' come vorrei esser io. :)

lunedì 13 aprile 2009

Non esser mai gelosa! :)

Doni

Ogni volta che si vive realmente fino all'ultimo goccio di umanità, la vita inaspettatamente, nelle piccole cose, ti premia.
L'umanità che dovrebbe essere il livello base, normale, da cui innalzarsi, spesso appare come richiesta eccessiva, artificiosa, antica. Non dovrebbe esser così, non è giusto! La prova è che ogni volta che si riesce a risvegliar l'anima si può sorridere anche nelle situazioni più difficili.
Basta poco, davvero poco: un gesto "gentile", un gesto empaticamente umano. Schiudersi alla vita e lasciarsene riempire. E risuonare in armonia col resto.
Questi fiori son melodia.


domenica 12 aprile 2009

Pensieri... ad alta quota



"Si, mi piacciono i Bandabardò."

C'è tempo



Buona Pasqua a tutti quanti.

sabato 11 aprile 2009

[Film] La Strada

In viaggio sulla propria strada...

venerdì 10 aprile 2009

Raccogliere la vita




Passeggiavo tra le strade della mia città. La gente, il traffico, la musica...
Una distesa di sguardi sfuggenti dinnanzi a me, padrona dei miei passi, che sicuri ritagliavano geometrie in quel campo potenzialmente sterminato.
Oscilliamo proprio come spighe e papaveri al vento, oscilliamo tra la folla, sfiorandoci senza guardare.
Ma se si trova il coraggio, il coraggio di osservare davvero, allora il baricentro cambia, il vissuto cambia, tutto cambia!

Gli occhi degli altri come liane della nostra vita.

C'era un musicista, forse argentino, che suonava il sax.. il lui la struggenza e la malinconia di una vita vissuta all'ultima nota..
C'era un ragazzo, Cico, che vendeva libri.. mi ha lasciato le sue ricette d'Africa.
Un vecchio, col berretto grigio in testa, seduto in piazza, armeggiava con la sua armonica. Qualche via più in là, un ragazzo, il violino.
Un americano, con un ottimo italiano, impacciato al parcheggio.

C'erano. Ora non ci son più. Forse.
O forse continuano a domandare, a sorridere, a suonare.
E i loro occhi: scuri, chiari, distratti e appassionati
continuano a vivere.

domenica 22 marzo 2009

giovedì 5 febbraio 2009

Mondo, che parte con mondo, verso un nuovo vecchio mondo.



...A tutti quelli che ovunque nel mondo stanno cercando...
"Toc".
Il colpo secco della serratura della portiera quando ne afferi la maniglia.
Il secondo colpo, più forte, chiude fuori le ultime sillabe, mentre il vetro ancora ne riflette gli sguardi.
Inizi a muoverti, lenta. Il mondo va a ritroso, ovattata e accucciata nella piccola capsula dei tuoi pensieri. E raccogli paesaggi, profili, cartoline da un mondo già estinto nel tuo fluire.
La nebbia ammanta gli alberi spogli: lanosa coltre che ti scorta nel tuo serio viaggio.
Ora un verde prato decorato da una chiesa lontana, il cui campanile indica un feroce bianco.
Ora maculate nuvole si confondono in abbozzate colline.
Ora montagne, nel loro imponente, limpido splendore.
La notte scende.
Te ne rendi conto da quei tagli sanguinanti che diventano sempre più profondi. Disturbata nel tuo delicato habitat dalla loro irruenza.
Ma quella linea bianca, quel kilometrico cordone c'è sempre, ed è l'unico appiglio nel tuo divenire, l'unica certezza nel tuo velocelento spostamento nell'infinito groviglio dei destini possibili.

lunedì 26 gennaio 2009

Caccia personale



Pieni gli Alberghi a Tunisi
per le vacanze estive
a volte un temporale
non ci faceva uscire
un uomo di una certa età,
mi offriva spesso sigarette turche, ma
Spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco
Profumi indescrivibili
nell'aria della sera
studenti di Damasco
vestiti tutti uguali
l'ombra della mia identità
mentre sedevo al cinema oppure in un bar
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco.

Villa Toeplitz








Lotta per la Libertà

Porte Misteriose

sabato 24 gennaio 2009

Il bambino con il pigiama a righe



In un mondo in cui è sempre più difficile pensare con la propria testa, un film per ricordarci che per vivere da uomini è indispensabile coltivare sempre lo sguardo e l'anima del bambino che fummo, e preservare così dalla contaminosa malvagità l'unico vero seme di umanità che è in noi.